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Padova, 7 maggio 2024 – Si è svolto questa mattina il presidio presso la sede Regionale di Uneba Veneto, il presidio di Uil Fpl insieme alla Uil Tucs e alle Segreterie Regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Fisascat Cisl per protestare sui ritardi del rinnovo del contratto che, ricordiamo, è fermo dal 2020.

“Un ritardo inaccettabile – dichiara Federica Bonaldo Coordinatrice Regionale del Terzo Settore – che diventa ancora più umiliante per le proposte economiche di Uneba Nazionale che prevedono un incremento di 50€ mensili, pari ad un aumento di poco più del 3,5%, quota che non tiene conto in mionima parte del tasso di inflazione delgi ultimi anni.”

Lo scorso 12 aprile, a fronte dell’inaccettabile proposta di Uneba nazionale, era stato proclamato lo stato di agitazione poichè, a distanza di oltre due anni dalla presentazione della piattaforma unitaria del nuovo CCNL, la parte datoriale aveva proposti 50 miseri Euro. nemmeno il successivo incontro del 18 aprile presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali aveva dato riscposte alle nostre richieste.

Una delegazione di Uil Fpl è stata ricevuta insieme alle altre sigle presso gli uffici di Uneba Veneto in via del vescovado in centro a Padova, rappresentando tali istanze alla parte datoriale. Sono circa 3000 i Lavoratori ai quali viene applicato questo contratto nell’intera Regione Veneto.

“Un incontro poco concreto – prosegue Federica Bonaldo – dal quale non sono emerse importanti novità e pertanto, in assenza di risposte concrete, non possiamo che continuare nella nostra forma di protesta. Ci auguriamo che nel prossimo incontro con Uneba Nazionale previsto per il 15 maggio p.v., ci vengano date risposte concrete e rispettose del personale che rappresentiamo. Altrimenti sarà sciopero generale.”

Una rappresentanza della Uil Fpl di Padova ha partecipato al Primo maggio a Monfalcone (Gorizia). Durante l’evento, il nostro segretario generale Pierpaolo Bombardieri ha sottolineato l’importanza di un’Europa unita e solidale, che promuova la pace, il lavoro dignitoso e la giustizia sociale per tutti i cittadini. Ha ricordato il significato profondo della celebrazione del Primo maggio e l’impegno costante nel garantire i diritti e il benessere dei lavoratori. La presenza a Monfalcone ha simboleggiato l’unità e la collaborazione tra i sindacati per perseguire obiettivi comuni e costruire un futuro migliore per tutti.

Lo slogan “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”. Questa scelta è stata fatta a 20 anni di distanza dalla festa dei lavoratori del 2004 a Gorizia, in occasione dell’allargamento dell’Ue con l’adesione di dieci nuovi Paesi, inclusa la vicina Slovenia.